Dieci anni fa, partendo da questa
domanda, io e l’imprenditore e amico
Paolo Ferretti abbiamo dato vita
a “Cook the Mountain”.
Questo approccio mi ha permesso
di entrare in contatto con tante varietà di
frutta e verdura “dimenticate” che oggi
inserisco nei miei piatti.
Considero “Cook the Mountain”
una specie di manuale per ripensare lo
sviluppo economico - sociale.